Non so se esistano altre chiesette come la nostra che, pur essendo fatta di “sassi e fango” e non avendo un “sufficiente” valore storico e archeologico da attirare l’attenzione, tuttavia perdura nel tempo. Per questo mi chiedo: perchè la nostra chiesetta è ancora lì dopo tanti secoli? Non è un fatto trascurabile.
La “storia” ce l’ha consegnata e questo vuol dire solo una cosa: ci sono delle ragioni “spirituali” che vanno al di là della storia stessa e della stessa archeologia.ueste pagine sono il tentativo di mostrare queste possibili ragioni che interpellano noi ma anche le altre Parrocchie della città in quanto attorno alla chiesetta si è formato il nucleo fondante della comunità cristiana cinisellese, e quindi è certamente un punto di riferimento nella visione di Chiesa che stiamo costruendo insieme.
É importante ricercare nelle radici storiche della nostra vita ecclesiale le ragioni spirituali che hanno sostenuto le generazioni precedenti, tanto da lasciarci una chiesetta come segno materiale di una fede che ha alimentato il loro quotidiano, nelle vicende e circostanze che è toccato loro vivere, e che certamente sono state complesse e critiche non meno delle nostre. Questo ci permette di tenere uno sguardo più ampio nel modo di leggere la realtà e la la vita della nostra comunità cristiana. Il presente testo – senza pretese – vuole offrire una visione di Chiesa a partire dalle provocazioni che vengono dalla storia della nostra chiesetta. É una visione indubbiamente molto “ideale” che forse fa’ sorridere ma è certamente affascinante … e potrebbe ridursi a desideri che poi restano negli armadi dell’archivio parrocchiale.
Ma non è questa l’intenzione ne la prospettiva che vuole avere questo testo. Ciò che desidererei è che non ci chiudessimo nelle nostre visioni, certamente importanti perchè vissute e costruite nel tempo, ma ci lasciassimo invadere da queste provocazioni “ideali” affinché ci ispirino nella grande sfida che abbiamo davanti, sognando ad occhi aperti perchè solo così il sogno sia reso possibile3. Qual è questa sfida? «Tutti gli uomini sognano: ma non allo stesso modo.
Coloro che sognano di notte, nei recessi polverosi delle loro menti, si svegliano di giorno per scoprire la vanità di quelle immagini: ma coloro i quali sognano di giorno sono uomini pericolosi, perché possono mettere in pratica i loro sogni a occhi aperti, per renderli possibili» (Thomas Edward Lawrence).
Le sfide esistono per essere superate.
Siamo realisti, ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza!» (Papa Francesco).